Nel corso del 2017 hanno giocato d’azzardo almeno una volta 17 milioni di abitanti, in forte crescita rispetto ai 10 milioni che l’avevano fatto almeno una volta nel 2014. I giocatori problematici si sono quadruplicati in 10 anni, da 100.000 (0.6% dei giocatori stimati) nel 2007 , ai 230.000 (1,3% dei giocatori) del 2010, ai 260.000 (1,6% dei giocatori) del 2013, fino ai 400.000 stimati nel 2017 (2,4% dei giocatori).
Un focus speciale riguarda gli studenti: nel corso del 2017 un milione di studenti ha giocato almeno una volta, in calo rispetto agli 1,4 milioni (47,1%) di 4 anni prima.
Il 10,8% degli studenti ignora che nel nostro Paese è illegale giocare per gli under 18 e si stima che 580.000 studenti minorenni abbiano giocato d'azzardo nel corso dell'anno. La facilità di accesso ai luoghi di gioco è confermata dal dato che solo il 27,1% ha avuto problemi a giocare d'azzardo in luoghi pubblici perché minorenne. Il 75,1% degli studenti spende in azzardo meno di 10 euro al mese e il 6,3% più di 50 euro al mese, quota che tra gli studenti con profilo problematico sale al 22,1%.
Proprio dopo l'allarme lanciato dal Cnr sull'aumento dei giocatori d'azzardo, l'Ufficio parlamentare di Bilancio ha diffuso un focus sulla raccolta complessiva da giochi tra il 2000 e il 2016. Un gettito che è aumentato di cinque volte, passando in termini reali da 20 a circa 96 miliardi di euro per schizzare a quota 102 miliardi nel 2017.
L'Ufficio parlamentare di bilancio, riconosce all'online un ruolo determinante nell'espansione del mercato in questi anni. Una delle cause dell'espansione del mercato dei giochi è stata la forte innovazione nelle modalità di gioco con la diffusione di internet e la possibilità di effettuare giocate attraverso la rete, on line e su eventi live. Dal 2002 è stato consentito ai concessionari di effettuare la raccolta a distanza, tramite internet o rete telefonica.